06 maggio 2009

Ronaldo da pallone d'oro, il Manchester vola in finale

Il Manchester, campione d'Europa in carica, è ancora lì. In finale di Champions League, per difendere il titolo vinto un anno fa ai rigori contro il Chelsea. E se oggi gli uomini di Hiddink riusciranno nell'impresa di eliminare il super-Barça di Guardiola, privo di mezza difesa titolare, sarà rivincita.

Un Manchester straripante, che già all'andata aveva fatto capire al giovane Arsenal di Wenger che non ci sarebbe stata storia, facendo la voce ancora più grossa proprio nella tana dei Gunners. Troppo forte, questo United. Semplicemente stellare, questo Ronaldo, in gol due volte dopo Park, per un 3-1 che non fa una piega, in cui l'unico gol dei londinesi lo segna Van Persie su rigore, che costa l'espulsione a Fletcher.

Questo Manchester, andava colpito quando dava i primi segni di cedimento dopo una stagione condotta alla grande su tutti i fronti. Adesso che i reds hanno rialzato la testa, il double è ancora lì, a portata di mano. La Premier è quasi vinta, la finale di Champions è sicuramente alla portata di quella che, insieme al Barça, è attualmente la squadra più forte del mondo.

E noi italiani, in poltrona, a guardare ammirati un calcio troppo lontano dal nostro..

La partita - Wenger opta per il consueto 4-4-2, affidando le chiavi del centrocampo al talentuoso Fabregas e il peso dell’attacco ad Adebayor, supportato dal rientrante Robin Van Persie. La già rimaneggiata difesa dei gunners perde Silvestre sostituito da Djourou. Ferguson infoltisce la linea mediana affiancando a Carrick, Anderson e Fletcher il coreano Ji-Sung Park. In avanti Cristiano Ronaldo ha a suo servizio Wayne Rooney, come al solito schierato largo a sinistra tra le due linee.

L’Arsenal parte subito forte, determinato a ribaltare il risultato dell’andata. Al 3’ un tiro da fuori di Fabregas deviato, finisce di poco a lato con Van der Sar battuto. La sfuriata iniziale dei Gunners non produce effetti e al primo vero affondo all’8’, il Manchester passa in vantaggio: Anderson serve in profondità Cristiano Ronaldo, il portoghese crossa basso dalla sinistra e Gibbs, in anticipo sul pallone, perde clamorosamente l’equilibrio lasciandolo Park libero di concludere a rete. Dopo neanche 3 minuti ancora Ronaldo si rende protagonista firmando il 2-0 con un potente calcio di punizione dai 37 metri che vede la complicità di un decisamente poco reattivo Almunia. I ragazzi di Wenger storditi accusano il colpo di questo pesantissimo uno-due che chiude di fatto il discorso qualificazione. Al 18’ è Rooney a provarci di destro da fuori area, con un tiro a giro diretto nell’angolino che stavolta Almunia, con un colpo di reni, riesce a deviare in angolo. Lo United continua nella sua tattica attendista lasciando l’iniziativa ai Gunners ed affidandosi ai rapidi contropiedi innescati da Ronaldo e Rooney. Al 52’ proprio il portoghese a parte in velocità, ruba il tempo a Djourou, si accentra e scarica un violento sinistro. Almunia si distende e spedisce in corner. Il Manchester è padrone del campo: al 61’ arriva addirittura la terza rete, conclusione di una splendida azione in perfetto stile rugbystico. È il solito scatenato Ronaldo a recuperare palla in difesa ed innescare un contropiede con il sostegno di Park e Rooney: 3 passaggi, palla in rete e doppietta per il portoghese. L’Arsenal prova con orgoglio a reagire. Al 64’ Van Persie, salta in dribbling tre uomini e scarica un violento sinistro da fuori area che Van der Sar respinge con i pugni. I londinesi continuano a spingere ed al 76’ riescono a segnare il punto della bandiera grazie ad un più che generoso rigore concesso da Rosetti e trasformato da Van Persie, per un ipotetico fallo di Fletcher su Fabregas lanciato a rete. Nella circostanza il fischietto italiano decide di punire col rosso il centrocampista dello United che salterà così la finalissima di Roma. L’Arsenal non riesce comunque ad abbozzare alcun tentativo credibile di rimonta. United che vola a Roma, con pieno merito.

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