19 ottobre 2009

Serie A: il punto sull'ottava giornata

La roboante goleada dell'Inter contro il Genoa dà ufficialmente agli uomini di Mourinho il primato solitario in classifica: la possibilità di assistere a una mini-fuga a due con la Sampdoria infatti svanisce al fischio finale di un disastroso Orsato, che all'Olimpico ne combina di tutti i colori, frenando la corsa dei blucerchiati verso l'aggancio ai nerazzurri.
Non basta un naso rotto di Pazzini, per effetto di una poco composta uscita di Muslera in piena area di rigore, nè un'entrata assolutamente scomposta di Diakitè su Ziegler, per far indicare al fischietto vicentino gli undici metri. E così Del Neri va su tutte le furie, come si evince dalle sue dichiarazioni a fine gara: "Ci mancano 4 punti, siamo stati finora penalizzati dagli arbitri", il succo del pensiero del tecnico. Matuzalem risponde al gol iniziale siglato proprio da Pazzini, che poi uscirà per via dello scontro con Muslera: un mese di stop per lui, beffa totale per i doriani.

Non è stata una gran giornata per i nostri migliori arbitri, va detto. Anche Ranieri, tendenzialmente poco incline a pronunciarsi riguardo l'operato dei direttori di gara, non ha avuto parole tenere per Rosetti, indicato come uno degli imputati principali della sconfitta subita in rimonta dai giallorossi contro il Milan. E Rosella Sensi, memore di vecchie ferite ancora aperte, ha rincarato la dose, notando come "Rosetti sbagli spesso contro la Roma", e che in passato gli "fece perdere uno scudetto", riferendosi probabilmente alla gara di San Siro finita 1-1 contro l'Inter, che solo in extremis riacciuffò il pari (campionato vinto poi dai nerazzurri).

La verità, o almeno, una delle verità che ci lascia la gara di ieri a San Siro, è che quando giochi un primo tempo contro un avversario allo sbando, ormai alle corde, e non assesti il colpo del ko, la sorte ti presenta quasi sempre il conto. E questo è quello che è successo in Milan-Roma. Una Roma senza Totti, ma bella come spesso le capita di essere in quel magnifico stadio, domina il "solito" Milan e passa in vantaggio con Menez, poi spreca sciaguratamente. Il Milan del secondo tempo, con Inzaghi, ha la scossa giusta, e coi gol di Dinho (rigore o no?) e Pato ottiene 3 punti che fanno abbassare considerevolmente la calda panchina di Leonardo. E mentre la Roma, furiosa, si lecca le ferite, i rossoneri si scoprono improvvisamente a soli 2 punti dalla Juve.

L'Oscar di giornata tra le provinciali se lo contendono ben tre squadre: Bari, Parma e Atalanta.

L'undici di Guidolin con la sofferta vittoria sul Siena (1-0, grazie a Bojinov) si catapulta ad un incredibile quinto posto, ed anche se questo non sarà il piazzamento finale, poco importa. Il tecnico veneto sta facendo un grandissimo lavoro, con una squadra giovane e talentuosa, confermandosi senza dubbio tra i migliori tecnici italiani. Chissà perchè non ha mai avuto una chance "importante": certi palcoscenici sono stati calcati da tecnici molto meno preparati di lui.

Il Bari di Ventura, dal gioco spumeggiante e dai volti interessanti (Ranocchia e Rivas, per far due nomi), espugnando il campo del Chievo di Di Carlo infila un'altra perla nel suo finora strepitoso campionato. Dopo essere usciti per due volte indenni da San Siro (rischiando il colpaccio in entrambi i casi), i galletti ora sanno anche vincere. E la classifica lievita.

Nota di merito anche per l'Atalanta, a cui la cura Conte ha portato fin qui i benefici sperati. Cinque punti in tre gare, per una squadra che aveva iniziato perdendo le prime cinque, sono oro colato. A Udine è arrivata forse la più grossa sorpresa della giornata, col sonoro 3-1 firmato da Tiribocchi, Valdes e De Ascentis: per gli orobici le sabbie mobili della serie B, adesso, sono più lontane.

Chi invece vede la B più da vicino è il fanalino di coda Livorno. Col Palermo, i toscani passano in vantaggio con Danilevicius, ma Miccoli e Balzaretti firmano la rimonta rosanero e fanno saltare la panchina di Ruotolo (probabile l'arrivo di Cagni). Zenga invece ha di che gongolare: il suo Palermo adesso vola anche in trasferta.

Le vittorie raggiunte in extremis da Napoli e Catania (rispettivamente contro Bologna e Cagliari) fanno morale e classifica, ma non cancellano del tutto i problemi delle due squadre. Per Mazzarri (buona la prima) e Atzori c'è ancora tanto da lavorare.

4 commenti:

  1. Sul fallo di Muslera non sono d'accordo,il nostro portiere guardava il pallone non certo la faccia di Pazzini. Il fallo di Diakitè invece era netto. Cmq Ho votato il sondaggio, credo che il Bari merita si essere chiamata sorpresa del campionato. ciao

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  2. Certo che sia Orsato che Rosetti hanno fatto un pò di ca**ate, ma più Orsato che sul fallo di Diakitè ha addirittura invitato a continuare. Roba da matti!

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  3. Concordo sul fatto che quello davvero clamoroso è stato il fallo di Diakitè, scomposto e totalmente disinteressato del pallone.

    Su quello di Muslera, bè, si può discutere sul fatto che comunque è danno procurato..fatto sta che Orsato ha alimentato sospetti evitabili, perdendo completamente la bussola nei momenti clou della gara.

    Yarshal, anch'io ho votato Bari ;)

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  4. Ogni anno ci sono episodi "strani" e si parla sempre di campionato falsato! Che p...e! Su Diakitè non ci sono dubbi, su Muslera forse non era intenzionale, ma gli ha dato un pugno netto in faccia!!
    Ciao a tutti, ciao Antonio!
    Sergio
    C'èSolol'Inter!!!|ilBlog

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