25 aprile 2010

Ranking Uefa, siamo alla resa

0,203. E' questo il ridicolo margine che l'Italia mantiene sulla Germania nell'ormai famigerato ranking Uefa, dopo l'ennesima annata disastrosa sul fronte europeo da parte delle nostre formazioni.

Il sorpasso dei tedeschi, con conseguente nostra perdita di un posto in Champions League, è ormai cosa (quasi) fatta, e le motivazioni di questa disfatta vanno ricercate quasi esclusivamente nell'indecente Europa League disputata dalle nostre formazioni, visto che nella competizione principale l'Inter sta facendo per ora pari e patta col Bayern, ed anche in caso di eliminazione a Barcellona non apporterebbe gravi danni in termini di ranking.

In quella che è considerata l'Europa di servizio, abbiamo in semifinale una tedesca (Amburgo), due inglesi (Liverpool e Fulham) e una spagnola (Atletico Madrid), non proprio formazioni d'elite visto che sono, rispettivamente, la settima della Bundesliga, settima e dodicesima della Premier, decima della Liga. E le nostre, tutte fuori dagli ottavi contro avversari tranquillamente alla portata, perchè si sa, l'Europa League succhia energie vitali, almeno secondo Ranieri e Zaccheroni.

E così la squadra che in Italia non perde da 24 partite, che ha recuperato 14 punti all'Inter semifinalista di Champions e che guida adesso la serie A, è stata capace di farsi sbattere fuori nei sedicesimi dai modesti greci del Panathinaikos (poi sbattuti fuori senza problemi dai belgi dello Standard) con un umiliante 4-6 complessivo, mentre la Juventus che aveva già un piede ai quarti dopo il 3-1 dell'andata col Fulham (avessi detto il Manchester) ha combinato il disastro epocale subendo il rimontone di una squadra che nella storia non aveva mai raggiunto un traguardo del genere.

Guardando il livello generale della competizione, le due squadre (almeno loro, lasciando perdere il Genoa che almeno si è battuto con Valencia e Lille) avrebbero potuto e dovuto fare molto meglio, ma lì subentra un discorso di mentalità e di approccio ad una competizione che mentre qui viene snobbata, per le altre rappresenta comunque un importante traguardo da raggiungere. Il punto è che quando già i tecnici in primis mostrano riserve riguardo l'importanza del raggiungimento di un obiettivo stagionale, la premessa del fallimento è già bella e pronta.

E così siamo arrivati al momento di pagare il conto di una discesa verticale che ha permesso ai tedeschi di arrivare in prossimità di un sorpasso che non arrivava dal 1990, ultimo anno in cui ci hanno preceduto nel ranking Uefa. In 24 anni, ovvero dal 1986 ad oggi, la Germania è stata davanti all'Italia soltanto in quell'annata.

INGHILTERRA 81.142
SPAGNA 79.043
ITALIA 63.910
GERMANIA 63.707

Salvo miracoli, siamo alla svolta. Il miracolo sarebbe l'eliminazione del Bayern, con qualificazione dell'Inter alla finale di Madrid e la contemporanea eliminazione dell'Amburgo per mano del Fulham, situazione che rinvierebbe (forse) la perdita del club alla stagione 2012-13.

Qualcuno ci crede? Io, francamente, no. Chi semina vento, raccoglie tempesta: triste da ammettere, ma forse è anche giusto così.

9 commenti:

  1. Questa situazione è drammatica per il calcio italiano che, diciamolo, è nettamente superiore a quello tedesco. Però grazie alle fantastiche figure di merda collezionate da Roma, Juventus, Genoa e Lazio in Europa League ci troviamo in questa situazione.

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  2. Lo scempio è compiuto, il passaggio del turno del Bayern al posto della Juventus è stato il colpo di grazia finale.
    Il sorpasso nei fatti è già bello che avvenuto, per i numeri del raking un ruolo decisivo l'ha giocato l'europa league dove negli ultimi anni le italiane hanno fatto pena. Purtroppo (o per fortuna) nel nostro campionato non ci sono partite facili e per questo giocare il giovedì e troppo dispendioso. La stessa Roma si è fatta eliminare di proposito, altrimenti a quest'ora avrebbe tranquillamente 6-7 punti in meno. Io penso che abbia ragione Galliani nel voler dare un premio economico a ci va avanti in uefa, può essere un incentivo.

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  3. Il problema Vincenzo non affonda le sue radici solo su questa annata, dove almeno una semifinalista di Champions la abbiamo piazzata.

    Il problema è molto più datato, perchè sono anni che in Europa facciamo ridere e il gap si è assottigliato anno per anno, mica solo nel 2009/10. E a questo ha contribuito anche la stessa Inter, quando è rimasta ferma al palo degli ottavi di finale per diversi anni di fila.

    Stiamo riuscendo nell'impresa di farci scavalcare da un paese calcisticamente modesto come la Germania, ora bisogna pensare a risalire e a dare il giusto peso alle competizioni, perchè una Juve che esce col Fulham e una Roma che esce coi greci non sono spettacoli ammissibili.

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  4. www.pianetasamp.blogspot.com

    Purtroppo l'Europa League così com'è strutturata per le italiane è quasi un disagio: torneo lunghissimo, praticamente privo di ritorni economici a meno che non si arrivi quasi in fondo e massacrante sotto il profilo fisico visto che si gioca al giovedì sera: non è un caso secondo me che in questa competizione vadano avanti il più delle volte squadre che nei loro campionati non sono tra le primissime perchè disputano tornei non esasperatamente equilibrati come quello italiano, dove puoi vincere o perdere praticamente con tutti...in Spagna tra la seconda e la terza ballano 25 punti, il Chelsea quest'anno mi sembra che abbia già segnato in due occasioni 7 gol, cose impensabili qui da noi, in sintesi avendo meno chances di raggiungere certi traguardi ci danno dentro con maggior "voglia" in Europa...ciao

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  5. Andrea, sicuramente è un torneo che toglie energie, ma le toglie a tutti, non solo a noi. Il punto è che mentre gli inglesi se la giocano sempre, qualsiasi competizione sia, le nostre non fanno altrettanto preferendo concentrarsi sul campionato.

    Finchè non sarà invertita questa tendenza, non ci saranno grossi cambiamenti e la Francia, attenzione, è all'orizzonte..

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  6. Gli allenatori ritengono che le competizioni abbiano poco valore solo se vengono eliminate le loro squadre...

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  7. Mattia, il problema e' l'atteggiamento principalmente, l'approccio alle competizioni. In Champions ci puo' stare che un Bayern ti sbatta fuori, in Europa League non esiste perdere la faccia con Fulham e Panathinaikos.

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  8. www.pianetasamp.blogspot.com

    Antonio, purtroppo per essere competitivo in campionato e in Europa devi avere rose di 22/25 giocatori tutti dello stesso livello, cose che si possono permettere solo le big del calcio continentale, si gioca troppo e squadre dall'organico "normale"non riescono a sopperire a tutti questi impegni, affrontare quindi l'Europa League attualmente com'è strutturata quasi con "leggerezza" so che sportivamente è dura da accettare ma è quasi inevitabile, per farti un esempio l'anno scorso nella gara di ritorno dei sedicesimi di finale non facemmo neppure partire Cassano e Palombo per la trasferta in Ucraina, si decise di non provare neanche a superare il turno e si scelse di puntare al campionato e alla Coppa Italia...ciao!

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