22 aprile 2010

Inter, la storia si ripete?

Sembra di rivedere un film già visto, tra l'altro proprio un anno fa. Stessa squadra, protagonisti ovviamente diversi, modalità e tempi di svolgimento molto simili.
16 aprile 2009, trentaquattresima giornata di serie A, Inter-Lazio. La marcia di allontanamento di Ibrahimovic dall'Inter iniziò proprio da qui, ricordate?


Un gesto eloquente, se vogliamo anche molto volgare ma che rientra nella proverbiale eleganza del personaggio, e che ha segnato la prima crepa nel rapporto tra lo svedese ed i tifosi nerazzurri. A seguire le frasi sibilline sul suo futuro, i "vediamo" e i "non lo so", tutto dietro la sapiente regia di Mino Raiola, che intanto andava dicendo che Ibra vale quanto Kakà e Cristiano Ronaldo messi insieme. Il tira e molla, l'inizio del raduno con l'Inter, poi sappiamo tutti com'è finita.

20 aprile 2010, Inter-Barcellona, non una gara ma LA GARA dell'annata nerazzurra. Balotelli, fino alla fine in ballottaggio per un posto da titolare, viene fatto sedere in panchina e poi lanciato nel finale al posto di uno stremato Milito: un paio di giochetti, un tiro al volo, le frasi ingiuriose al pubblico che lo riempie di fischi, il lancio della maglia al triplice fischio dell'arbitro. Come a volersi strappare quei colori di dosso con rabbia: insulto peggiore, anche volendo, non avrebbe potuto trovarlo.

La differenza tra il caso di Ibra e il caso Balotelli sta nel fatto che mentre lo svedese tutto sommato si è sempre comportato da grande professionista durante il suo triennio nerazzurro, trascinando la squadra con valanghe di gol e contribuendo in modo fondamentale alla vittoria degli ultimi due scudetti, lo spocchioso bresciano finora ha lasciato il segno più che altro per le sue bizze caratteriali, amplificatesi notevolmente sotto la gestione di Josè Mourinho.

Ormai la rottura è totale, visto che a quanto pare nell'immediato dopopartita lo scontro con Materazzi e le schermaglie con altri compagni di squadra come Milito e Lucio stanno a testimoniare come il calciatore non sia ormai in rotta solo con tecnico, ma ai margini di un gruppo che non sembra avere più intenzione di difenderlo. Come dargli torto? E' inaccettabile che mentre professionisti navigati danno l'anima nella gara della vita, un ventenne qualsiasi entri in campo con sufficienza e si permetta di dar vita a siparietti del genere.

Tra l'altro, il background del "colored" nerazzurro in quanto a castronerie era già bello corposo, e bastava davvero una minuscola goccia per far traboccare un vaso già bello pieno dal tempo della famosa "posa" con la maglia del Milan.

La domanda adesso è: è un caso che la spaccatura quasi insanabile tra Balotelli e l'Inter si sia andata a formare in concomitanza con l'ingaggio da parte del giocatore di Mino Raiola come suo procuratore?

Credo di no. Il primo step dell'allontanamento di Ibra dall'Inter fu proprio la rottura con i tifosi, Balotelli ha fatto esattamente lo stesso aggiungendo anche dell'altro. L'insorgere di questi "mal di pancia" non credo siano degli eventi casuali, bensì le chiavi di precise strategie concordate da calciatore e procuratore.

Se Balotelli non avesse alle spalle un elemento di spessore dell'ambiente, maestro tra l'altro nel pilotare i suoi assistiti dove meglio crede, forse proverebbe a smussare certi suoi comportamenti per rientrare nel progetto, magari da protagonista, ma a quanto pare la strada che ha scelto è un'altra: finire la stagione anche senza giocare, poi la cessione a tutti i costi, anche passando da una causa per mobbing (alla Pandev, per intenderci) se servirà.

Insomma, stavolta le possibilità di ricucire sono pari a quelle del Livorno di restare in serie A, e già le ipotesi di cessione iniziano a susseguirsi: Barcellona (dove Raiola ha già piazzato Ibra e Maxwell l'estate scorsa), Manchester City, Arsenal, Milan. La sensazione, comunque sia, è che da questa storia entrambe le parti stiano perdendo qualcosa, e questa è forse per entrambi la più grande sconfitta.

8 commenti:

  1. Le responsabilità sono di tutti, anche di come come Mourinho l'ha più volte offeso in conferenza stampa contribuendo a mettergli contro il pubblico interista, che come è risaputo, pende dalle labbra del portoghese.
    La rottura, per me, è diventata insanabile nel momento il cui Balotelli ha preso come procuratore l'allievo di Big Luciano, Mino Raiola. L'anno scorso pur di toglierselo completamente dai piedi l'inter regalò Maxwell al Barcellona. Vederlo piombare di nuovo alla pinetina deve essere stato un colpo al cuore per il vero direttore sportivo dell'inter: Jorge Mendes.
    Non s quale sia peggio tra il gesto di Ibra e il "tutti quanti figli di p*****a" di balotelli, di certo Materazzi non si sarebbe mai permesso di aggredire fisicamente Ibrahimovic come ha fatto con Balotelli

    RispondiElimina
  2. Credo che la rottura sia derivata proprio dall'arrivo di Raiola.
    Certamente materazzi con Ibra non si sarebbe permesso di fiatare..
    ma questa è un altra storia.

    RispondiElimina
  3. Bè, penso che Ibrahimovic con l'Inter si sia sempre comportato da grande professionista, e non c'è mai stato un motivo per cui avercela con lui..in fondo è stato onesto fino in fondo, non ha mai giurato cose che poi non avrebbe mantenuto e che la sua volontà fosse di andare via era cosa chiara fin dall'aprile scorso. Ha segnato a raffica, fatto vincere alla squadra due scudetti, poi ha voluto cambiare aria..comportamento lineare, tutto sommato.

    Balotelli invece aveva già un carattere difficile da gestire, e con Raiola a spalleggiarlo adesso ha anche un elemento che asseconda la sua follia, ed anzi la strumentalizza per poter anche lui godere dei benefici di un'eventuale cessione.

    Mourinho non è mai stato morbido con lui, ma è anche vero che se tutti i giocatori sono con lui qualsiasi cosa faccia e lui no, evidentemente c'è qualcosa che a noi non è dato sapere e che ha contaminato il rapporto tra i due già da tempo.

    Ultima dichiarazione di Balotelli:

    "Voglio chiarire che non ce l'ho con i tifosi, tanto meno con quelli della Curva. Mi hanno sempre sostenuto anche quando gli altri mi fischiavano. Per loro vorrei che l'Inter potesse vincere tutto. Finchè indosserò la maglia dell'Inter farò tutto quello che posso per onorarla.."

    E cioè, per le prossime 6-7 partite..

    RispondiElimina
  4. Antonio: però subito dopo le scusa Raiola ci ha messo il carico da 11 "si tratta di arrivare a fine stagione, la situazione è irreparabile. Mourinho pensi ad allenare, nessuno gli ha chiesto di insegnarli l'educazione".
    C'è poco da fare, Raiola è un osso, non è come quando il procuratore di Balotelli era il fratello...

    RispondiElimina
  5. Sì, Raiola sta tessendo la sua tela. Balotelli ormai lo pilota lui, anche oggi dopo il colloquio con Moratti se n'è andato in compagnia del procuratore, che è diventato una sorta di padre putativo.

    L'Inter a questo punto deve tutelarsi dando meno spunti possibili per l'eventuale causa che metteranno in piedi, perchè come la storia di Pandev insegna è meglio monetizzare quando possibile, che perdere un calciatore a costo zero.

    RispondiElimina
  6. Antonio, tenendo presente che il signor "sicuro" è morto...

    PERGOCREMA 1
    ANDRIA 1
    COSENZA X
    PRO VASTO X
    PRATO X

    Se sbagli non te la prendere con me :-)

    RispondiElimina
  7. Soprattutto Ibrahimovic non ha mai gettato la maglia in campo e non ha mai fatto esibizione di maglie altrui. Il mix Raiola-incoscenza dei vent'anni può essere letale per SuperMario.
    Non credo che l'Inter perda granchè. Balotelli è un grande campione ma continuando su questa strada si brucerà presto con le sue stesse mani.

    RispondiElimina
  8. Sante, questa schedina ha un dolce profumo di biscotto :D Se ci riesco me la gioco sulla fiducia, 3 euro non mi manderanno sul lastrico :)

    Entius, resta da vedere se in un altro contesto (come potrebbe essere quello inglese, o quello milanese a tinte rossonere) magari riuscirebbe a mettersi in riga. Questo comunque non toglie nulla al fatto che ormai il rapporto sia compromesso e che le possibilità di sanarlo sono prossime allo zero.

    Se davvero (ma ci credo poco) riuscisse a mandare in porto lo scambio con Fabregas (Balotelli + una ventina di milioni), l'Inter cascherebbe in piedi, ma se lo perde a costo zero e poi se lo vede con la maglia numero 45 del Milan lì sì che sarebbe una beffa epocale.

    Intanto, neanche con l'Atalanta giocherà, e questo segna un altro punto a favore della rottura totale. Simpatici i quotidiani odierni: Gazzetta sottolinea come l'allontanamento del giocatore dalla Pinetina da parte di Moratti sia stato a scopo "protettivo", il Corriere invece parla di "Balotelli cacciato".

    Si mettano d'accordo, almeno una volta :D

    RispondiElimina