18 aprile 2010

Lazio sprecona, Roma spietata: è controsorpasso!


Derby alla Roma, scudetto quasi. La vittoria dei giallorossi nel derby di ritorno contro la Lazio sbaraglia la concorrenza non tanto per il vantaggio conservato in classifica, ma per come è maturata, ovvero con quel mix di circostanze fortunate proprie di chi ha il suo destino scritto negli astri di questo bizzarro campionato.

Il primo tempo dei giallorossi sembra riconsegnare le chiavi dello scudetto a Mourinho, che con la testa al Barcellona guardava la gara dall'alto di un provvisorio +2: una Roma in balia di una Lazio determinatissima a prendere due piccioni con una fava, detronizzando gli odiati rivali e tenendo a distanza la minacciosa Atalanta, va sotto con il gol di Rocchi, rischia il tracollo, poi trova la doppietta di Vucinic che vale il controsorpasso, e forse molto di più.

Gli dei del calcio sanno essere spietati, brutali, e talvolta i segnali che lanciano suonano come sentenze di un destino già scritto. La straordinaria serie positiva della Roma, ora arrivata a quota 24 partite, è piena di questi segnali: la vittoria di Firenze, dove già un pareggio sarebbe andato stretto ai viola, quella di Torino contro la Juventus al 94' firmata Riise, lo scontro diretto con l'Inter risolto da Toni nonostante i 3 legni colpiti dai nerazzurri e la gara di oggi, che poteva essere una disfatta, ma che dopo il rigore fallito da Floccari si è trasformata in un tripudio giallorosso.

La chiave del derby è tutta lì: una Lazio di lusso ha in apertura di secondo tempo un probabile match-point, con il calcio di rigore (non proprio cristallino) assegnatole per fallo di Cassetti su Kolarov. Sul dischetto non va il serbo, non va Rocchi, ma va Floccari, che fallisce clamorosamente. Pochi minuti e il calcio di rigore stavolta lo ha la Roma: Vucinic non fallisce, poi raddoppia su punizione, e tanti saluti ai sogni di gloria biancazzurri. I campionati, piaccia o no, si vincono così.

Un particolare su cui vorrei porre l'attenzione è il processo di beatificazione subito da Claudio Ranieri per la "mossa vincente" operata nell'intervallo, valsa da parte della Gazzetta dello sport il titolo di RANIERI SHOW.

La mossa in questione ovviamente è stata quella di togliere niente meno che Totti (capitano) e De Rossi (vice-capitano), in ombra e già ammoniti, per Taddei e Menez, ridisegnando la squadra con un 4-3-1-2. La bontà di questa scelta, che per molti esperti della domenica è stata la chiave della rimonta, a mio parere è e rimane parecchio discutibile, e sarebbe stata sottolineata con la matita rossa e una probabile crocifissione del tecnico di Testaccio se una sciagurata Lazio non avesse sciupato il rigore che avrebbe potuto uccidere la partita (poi girata attorno a quell'episodio).

Molto più facile però salire sul carro del vincitore, riponendo nella fondina le armi con le quali il tecnico romano sarebbe stato fatto a pezzi in caso di una sconfitta che per quanto visto in campo ci sarebbe potuta stare comunque, e incensando l'autore di questi due cambi privi di senso (a fine primo tempo) come uno stratega degno di Napoleone Bonaparte. Sì, è decisamente più semplice e giornalistico così: Ranieri ha vinto, viva Ranieri.

Un'ultima analisi sul parapiglia scoppiato a fine gara tra alcuni calciatori delle due squadre: l'evento scatenante è stato a quanto pare il gesto di Totti verso la curva Nord (vedi foto Gazzetta), che con il pollice verso indica la possibile retrocessione della Lazio in serie B. Per Reja, il Pupone meriterebbe dieci giornate di squalifica, per me uno che in Italia non è stato squalificato per aver mandato platealmente a fanculo (sorry) un arbitro tre volte non verrà certamente toccato dal giudice sportivo dopo una goliardata del genere. Un uomo navigato come Reja dovrebbe ormai saperlo, che in Italia certi giocatori sono ben diversi da tutti gli altri.

15 commenti:

  1. La roma ha avuto un culo pazzesco, due tiri e due gol con rigore sbagliato clamorosamente da quella pippa di floccari.

    Noi cmq non molliamo xke siamo di un altra pianeta rispetto alla rometta di simulatori.

    Un saluto, Vincenzo.

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  2. Vincenzo, il fatto che l'Inter sia più forte della Roma credo che a questo punto della stagione sia rilevante fino a un certo punto, visto che la Roma ha adesso 4 gare alla sua portata che può tranquillamente vincere, alla faccia dei rapporti di forza del campionato.

    Purtroppo quando ti fai saltare alla gola da una formazione che era 14 punti sotto, poi puoi stare a rimuginare sulla loro fortuna fino a un certo punto. Fortuna che c'è, si è visto anche oggi, ma in definitiva all'Inter sarebbe bastato vincere una sola delle tante gare pareggiate nell'ultimo periodo per essere a +1, cosa che in questo momento può essere decisiva.

    Staremo a vedere, di strada ancora ce n'è.

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  3. beh, Antonio... Ranieri é stato un genio, quando é vero é giusto dirlo. Schiaffo morale non da poco a mourinho. A questo punto chi é più forte non conta nulla

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  4. Tra Ranieri e Mourinho non esiste paragone, parla la bacheca dei trofei.

    Inoltre la Roma ha giocato uno schifo stasera, dove sta tutto sto genio bo...

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  5. Mah Sante, se i cambi avessero rivoluzionato la gara in termini di gioco lo capirei, ma non mi sembra che la Roma sia stata troppo più incisiva nel secondo tempo. E ripeto, se Floccari avesse fatto il 2-0, probabilmente a quest'ora Ranieri sarebbe crocifisso sulla Via Appia.

    Non c'è la controprova, ma visto che si tratta di una vittoria figlia di episodi, non è detto che non sarebbe arrivata anche con Totti e De Rossi in campo.

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  6. mah.. caro antonio stasera non sapevo per chi tifare.
    Da una parte ero contento che l'inter perdesse uno scudetto..
    però che ranieri ne vinca uno è davvero uno scandolo..

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  7. antonio: con quei cambi, rischiando la crocifissione, ha mostrato di avere palle cubiche. Non crdo che avrebbe vinto con Totti, lui e Toni non possono giocare insieme, sono troppo lenti

    marco: e perchè sarebbe uno scandalo' secondo me sei troppo severo nel giudicare Ranieri. alla fine dei conti ha fatto bene anche alla Juve considerati i paracarri che aveva...

    Vincenzo. vabbè, troppo facile vincere con le squadre che ha avuto mourinho, se avesse avuto lui le squadre di Ranieri pensi che avrebbe fatto meglio?

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  8. Il Porto non aveva certo dei fenomeni e in due anni ha vinto tutto ciò che c'era da vincere con lui in panca. Vabbè, cmq anche qui la discussione è inutile, per Mou parlano i trofei, punto.

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  9. @Sante
    Sicuramente ha avuto un gran coraggio, ma ciò non toglie che non c'è la controprova che quella mossa sia stata determinante..ripeto, se Floccari fa 2-0, chissà come sarebbe finita. Diciamo che al testaccino sta andando tutto alla grande, ma dopo una carriera comunque ottima forse è anche giusto che giri anche per lui.

    Riguardo il discorso delle squadre allenate, io credo che allenare una squadra con tanti campioni e l'"obbligo" di vincere sia diverso da allenare una che invece non ha niente da perdere. Sono due lavori completamente diversi, e per questo quando mi si dice che gente come Zenga, Mazzarri, lo stesso Ranieri avrebbero vinto scudetti a Londra e Milano rispondo di andarci molto, molto piano.

    Lo stesso Capello non ha mai allenato "piccole", ma ha sempre vinto, ed è considerato un grandissimo da me per primo.

    @Marco
    Non più assurdo di Ancelotti che vince un campionato, eppure una volta in Italia è successo :D

    @Vincenzo
    Il Porto era una squadra normalissima, che ha capitalizzato alla grande la Champions più strana dell'ultimo decennio. Da lì è partito il grande ciclo, ma senza la svista di Manchester forse non si sarebbe mai aperto.

    Un capolavoro di Mourinho comunque, bravo e fortunato anche lì, senza i campioni di cui poi ha sempre disposto.

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  10. Antonio: ma oggettivamente vincere con le squadre che ha allenato Ranieri era del tutto impossibile, come impossibile era che portasse la Roma in testa, visto che l'aveva perso all'ultimo (ma ultimo veramente) posto in classifica.
    Zenga vabbè, lasciamo perdere...
    Capello è un altro che ha allenato solo e soltanto corazzate, per questo tempo fa nel sondaggio votai Lippi.

    Vincenzo: il porto è stata la più grande impresa di mourinho senza dubbio, anche se i grandi giocatori non gli mancavano. E' anche vero che ha avuto una fortuna sfaccita quell'anno, come dimenticare il gol regolare annullato a scholes che avrebbe eliminato il porto e che avrebbe fatto restare mourinho in portogallo per tutta la carriera?

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  11. Sicuramente il suo Valencia non era niente di che, ed il Chelsea del pre-Abramovich non era quello che poi è passato a Mourinho.

    Ricordiamo la grande impresa di Parma, dove con l'arrivo suo e di Giuseppe Rossi i gialloblù centrarono una salvezza quasi impossibile. A mio parere anche a Torino ha cavato il sangue dalle rape, anche se c'è un mio cugino (dovrei presentarlo a te e Marco) che è convinto che quella Juve era da scudetto. E comunque, si è visto senza di lui che cosa è successo, dopo un astio che non ho mai capito fino in fondo e che ha portato la società a cacciarlo in quel modo vergognoso.

    Che sia un ottimo allenatore, e una gran persona, l'ho sempre sostenuto..ma ancora deve togliersi l'etichetta di perdente, e giudicando dalla Roma vista nell'ultimo periodo, deve ancora stare molto attento a non finire nuovamente a gambe all'aria.

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  12. www.pianetasamp.blogspot.com

    Ranieri è da elogiare per il grande coraggio dimostrato, poi come scrivi tu Antonio probabilmente se Floccari non se la fa addosso chissà cosa si direbbe di lui...la fortuna della Roma è imbarazzante, una società sepolta dai debiti e che da qualche anno fa mercato vendendo i pezzi migliore come una provinciale qualsiasi è ad un passo dal vincere il tricolore, senza parole...ciao!

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  13. antonio: digli a tuo cugino che con un controcampo formato da Nocerino, Tiago, Almiron e Zanetti (le rare volte che gioca); con dei terzini chiamati Molinaro e grygera, Ranieri non poteve vincere lo scudetto neanche con la pozione di Asterix e Obelix :-)

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  14. Guarda, è un caso quasi da studio per quanto è fissato. Pensa che è convinto che la Juve al completo sia qualitativamente superiore all'Inter, che Poulsen sia un grande mediano e che Melo sia un gesù cristo del centrocampo.

    La sua posizione riguardo alla Juventus di quest'anno è che senza infortuni avrebbe vinto il campionato, così come un anno fa :D

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  15. Buffone di un capitano....

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