13 maggio 2010

Juve, Delneri significa rivoluzione


Si è partiti da Benitez, passando per Allegri, Prandelli e addirittura Capello, ma alla fine sembra proprio che sarà Luigi Delneri il prossimo allenatore della Juventus. Il tecnico friulano, artefice della straordinaria stagione che ha portato la Sampdoria a giocarsi (e probabilmente a raggiungere) uno storico quarto posto che vuol dire Champions League, dovrebbe arrivare assieme a Marotta, che assumerà la carica di dg in quel processo di rifondazione che ripartirà dalla nomina di Andrea Agnelli a presidente del club.

L'arrivo di Delneri sulla panchina della Juventus significherebbe un cambio netto nel sistema di gioco (o di non gioco, vista l'annata bianconera) che si è provato a varare prima con Ferrara e poi con Zaccheroni, con una campagna acquisti che di conseguenza verrebbe calibrata in base alle esigenze del nuovo allenatore, da sempre legato ad un 4-4-2 con esterni di centrocampo molto alti (quasi un 4-2-4).

Il progetto Juve 2009/10, che ha portato ad uno dei fallimenti più colossali della storia centennale della squadra torinese, si imperniava sul cosiddetto "rombo", con il passaggio dal 4-4-2 di Ranieri a quel 4-3-1-2 che avrebbe dovuto avere nel brasiliano Diego l'elemento cardine dell'intera produzione offensiva. Tutti abbiamo però visto come è andata: paradossalmente, nel Titanic bianconero l'equivoco maggiore è stato rappresentato proprio dal trequartista prelevato dal Werder Brema, nonostante le maggiori critiche siano arrivate per l'altro brasiliano preso la scorsa estate, ovvero Felipe Melo, e il suo impiego costante (anche quando il ritorno al vecchio 4-4-2 avrebbe potuto salvare capre e cavoli) alla lunga è risultato un problema che è costato un pezzetto di panchina a Ferrara.

Di certo, in una Juventus targata Delneri non ci sarebbe posto per uno come Diego, che non è un centrocampista, non è una punta, ma è un trequartista che difficilmente può trovare una collocazione differente che non sia dietro due punte (o una). Il pesante investimento di 25 milioni di euro affrontato dalla premiata ditta Blanc-Secco-Elkann rischia così di trovarsi sul mercato, e appare chiaro, alla luce dell'annata negativa del brasiliano, che una cessione potrebbe arrivare solo attraverso una consistente svalutazione del suo cartellino: insomma, una "minusvalenza" di quelle che generalmente le società tendono ad evitare per non intossicare il bilancio.

Chi invece potrebbe rilanciarsi sotto la gestione del tecnico di Aquileia è proprio quel Felipe Melo strapagato da quei geni di cui sopra che andavano cercando un regista, ma che come mediano in un 4-4-2 potrebbe rivelarsi un elemento di assoluta importanza, spalleggiato magari da un costruttore di gioco (come lo era Corini nel Chievo, per intenderci) e non da Sissoko che francamente sembra più una controfigura del brasiliano che un elemento a lui complementare. Emerson e Vieira, per fare il paragone con la Juventus di Capello, rappresentavano in tal senso un binomio perfetto a cui la proprietà dovrebbe ispirarsi per costruire l'ossatura della Juventus che verrà.

Gli esterni di centrocampo, dicevamo. Nel sistema di gioco di Delneri rappresentano l'ingrediente chiave e la fonte primaria di rifornimenti alle punte, ma nella Juventus attuale francamente le corsie sembrano decisamente scoperte. Camoranesi darà l'addio alla maglia bianconera a fine stagione, Salihamidzic probabilmente farà altrettanto e comunque non rappresentebbe certo una opzione credibile, il resto è il deserto assoluto.

Per questo, gli sforzi maggiori della società andrebbero compiuti proprio per rimpolpare le fasce di elementi funzionali al nuovo progetto, monetizzando magari grazie a cessioni di elementi che invece non rientreranno nei piani del nuovo tecnico (senza contare i possibili addii di Trezeguet e Buffon che porterebbero moneta sonante nelle casse). Sarà interessante poi vedere cosa ne sarà di Caceres, che ha dimostrato ottime qualità ma per il quale il Barcellona chiede un riscatto importante, di Candreva, il cui cartellino è ancora per metà dell'Udinese, e di Giovinco, che difficilmente digerirebbe una nuova annata da non-protagonista.

La scelta di Delneri di certo è una scelta che almeno sulla carta stride con quella iniziale, ovvero affidare la panchina ad un tecnico vincente e abituato a lottare per certi obiettivi (Benitez). Il tecnico della Sampdoria è durato un mese ad Oporto, ed è finito nel tritacarne a Roma, dove non è riuscito a imporre le sue idee e ha finito con il dimettersi dopo 24 partite, anche se lì subentrò a Voeller in una situazione già parzialmente compromessa.

Insomma, la sua prima esperienza in una grande sarebbe proprio quella bianconera, con una squadra da costruire e tanti problemi da risolvere, e per questo un tale progetto andrebbe costruito senza i proclami che hanno contraddistinto il precedente, lasciando il giusto tempo al nuovo tecnico per plasmare la nuova squadra.

Il tifoso bianconero, è chiaro, vuole vincere e vuole tornare a farlo presto, forse anche prima di quanto realmente la squadra possa fare. Ranieri stava cavando il sangue dalle rape, nonostante una rosa non competitiva per lo scudetto e una marea di infortuni, e nonostante questo è stato cacciato perchè i tifosi non lo sopportavano più: non sarà un vincente, ma con quella Juve non credo che altri avrebbero fatto tanto di più.

La realtà è che questa Juventus è un cantiere aperto, e per tornare ad essere competitiva dovrà cambiare tanto, e in tutti i reparti: ciò significa che difficilmente potrà tornare subito competitiva ai massimi livelli, colmando il gap dall'Inter in una sola campagna acquisti. Per questo motivo, se Delneri sarà, andrà fatto lavorare nelle condizioni migliori possibili, per non rischiare nuovi fallimenti che porterebbero ad un nuovo, tremendo punto e a capo.

Chiudo con una considerazione sulla "bomba" lanciata da Tuttosport riguardo il possibile ritorno di Ibrahimovic alla Juventus: a mio parere, una balla colossale. Lo svedese percepisce 11 milioni l'anno, costa una 40ina di milioni ma soprattutto, sarebbe disposto a lasciare Barcellona dopo solo un anno per andare a giocare in una squadra che non disputerà neanche la Champions League (suo chiodo fisso)? Francamente, mi pare un tantino difficile.

11 commenti:

  1. Se la Juventus ha scelto Del Neri non posso che esserne sinceramente contento. Benitez era l'unico secondo me che poteva farla rinascere.

    Per quanto riguarda tuttosporc, aggiungo che hanno parlato di scambio Ibrahimovic - Iaquinta. Ci rendiamo conto di che giornalaccio stiamo parlando?

    RispondiElimina
  2. Del Neri è un buon allenatore ma per la Juve avrei decisamento preferito Benitez...ciao

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. La settimana scorsa scrissi un articolo su Juvenews, l'ho titolato "siamo la Juve, no alla mediocrità". Avevo fiutato la pesante aria di fregatura... fregature che sta prendendo i contorni di Gigi Del Neri. Del Neri rappresenta un rincalzo, qualcuno ora inizierà a dire che in fondo non è male, la verità è che è quello che passa il convento. Nulla più.
    Benietz era l'ideale, evidentemente a Marotta dava fastidio che qualcuno potesse avere più potere di lui e Benitez a sua volta mal digeriva Marotta. Devo essere sincero: tra Marotta e Benitz preferisco lo spagnolo. Non capisco neanche per quale ragione verrà fatto fuori Bettega (quello che stava chiudendo la trattativa con Rafa). Se questo è il biglietto da visita di visita del doriano mi sa che siamo punto e a capo.
    Capitolo tuttosport: Ibra è una boiata, appena gliela hanno riferita a Moggi e Brambati, a 7 gold, questi sono scoppiati in una risata, del resto io gli articoli a firma Camillo Forte io gli salto a causa di "credibilità 0".
    Il tuttosport mi stava piacendo nella vicenda calciopoli2, ora mi sembra stia portando avanti la linea della mediocrità sotto direttiva societaria, oggi parlavano di Cassani e Pepe come "BOTTI"...
    Ci vorrà tempo per ricostruire, sono stati buttati al vento 4 anni. Si conferma quello che ho sempre pensato: i 5 anni di tempo di cui parlò blanc nel 2006, a differenza di come in tanti dissero, erano una visione molto ottimistica. ora aspettimao di vedere quello che succederà, dovesse essere confermato Del Neri sarebbe il requiem eterno

    RispondiElimina
  5. Sante, io capisco questa voglia di riemergere, e questa intolleranza alla mediocrità a cui una dirigenza psicotica vi ha sottoposto per anni, però c'è da dire una cosa: le squadre vincenti non si costruiscono in un colpo solo, ci vuole tempo e vanno fatte le cose con criterio.

    Quello che mi lascia perplesso della scelta di Delneri è la sua assoluta inesperienza su piazze importanti, dove il secondo posto già fa storcere il naso e vincere non è un'eventualità, ma una esplicita richiesta. Ciò non toglie che se verrà lasciato lavorare potrà costruire una squadra competitiva, a patto di essere lasciato tranquillo qualora qualche risultato all'inizio non dovesse arrivare.

    Riguardo tuttosport, la sua politica di sparare idiozie di mercato in prima pagina non so quanto paghi in termini di vendite, ma di certo non paga in termini di credibilità. Per loro fortuna c'è gente come mio cugino che crede davvero che il prossimo attacco della Juventus sarà Pazzini-Ibrahimovic, e l'euro giornaliero lo buttano senza pensarci troppo e sognare ad occhi aperti.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Antonio: vero, non si costruiscono in un colpo solo, ma io qua non ci vedo ancora ne le fondamenta ne tantomeno vedo nessuno in grado di progettarle. Marotta pensavo lo fosse, ma se si presenta così può rimanere dov'è.
    Si sono persi 4 anni, la linea giusta era quella proposta da Tardelli: vendere tutti gli over 30 e ricominciare da 0. Lo presero per matto e lo mandarono via, ora siamo lo stesso nella condizione di ripartire da 0, ma intanto sono passati 4 anni nei quali si vinto un ca**o.

    Non ti dico a me quali perplessità genera Nel neri per motivi di spazio e di tempo. Il paragone con il primo Lippi è improponibile.
    Una sola cosa mi piace dell'arrivo di del neri: non si vincerà il campionato dell'ombrellone, quello che l'inter ha vinto a mani basse per 18 anni :-). Quando la Juve aveva Emerson e Vieira a centrocampo.

    Il fantamercato a tuttosport gli fa perdere credibilità, Padovan stava cercando di cambiare linea, ma una mannaia si è abbattuta sulla sua testa dopo aver criticato la dirigenza per l'atteggiamento avuto durante farsopoli. Da quel giorno l'ho comprato molto meno anche se ogni tanto con juvenews ci siamo guadagnati delle citazioni. Meno di quelle prese da altri siti anche molto più piccoli perchè noi tuttosport l'abbiamo criticato e come...

    RispondiElimina
  8. www.pianetasamp.blogspot.com

    La scelta di Del Neri "sconvolse" anche me, quindi posso immaginare lo sbigottimento dei tifosi juventini, qui da noi sta compiendo un capovaloro ma la sua gestione, come ho più volte sottolienato nel mio blog non è stata esente da errori, diciamo che nel momento topico della stagione, oltre al coraggio che ha senza dubbio dimostrato di possedere ha avuto una bella dose di fortuna, di fatto scaricò Cassano e non voglio pensare a che piega avrebbe preso la nostra annata se il barese avesse accettato il trasferimento alla Fiorentina...
    Benitez sarebbe stata un'ottima scelta ma verrebbe se non erro con una decina di collaboratori da strapagare, meglio investire sui giocatori...ciao!

    RispondiElimina
  9. @Andrea
    C'è stato un periodo della stagione in cui la Samp calò vistosamente, e in quella fase criticai pesantemente Delneri per diverse pecche gestionali (a mio modo di vedere). Oggi chiaramente gli si possono solo fare mille complimenti, perchè alla fine le sue scelte hanno pagato e stanno portando la Sampdoria in Champions League, ma è da vedere come riuscirà a gestire un parco giocatori nettamente superiore come quello che gli verrà messo a disposizione.

    @Sante
    Come dice Andrea, intanto sarà importante investire sui giocatori prendendo quelli giusti e non registi come Felipe Melo..poi la palla passerà al tecnico, che dovrà dimostrare di poter far bene anche in una grande, cosa tutta da vedere e per nulla scontata.

    RispondiElimina
  10. Antonio...
    Inutile girarci intorno, per il quarto anno consecutivo la Juve vira sulla terza/quarta scelta scegliendo un ripiego e rinunciando a costruire una squadra per vincere.

    Se ti dico che sono d'accordo con vincenzino ho detto tu.

    Faccio altri due appunti:

    1: ovviamente tuttosport non aveva pubblicato lo scambio Ibra-Iaquinta.
    Aveva detto che marotta poteva fare come per il caso cassano.
    un prestito, non la propietà del cartellino.
    in più iaquinta era solo la contropartita tecnica da spedire insieme ad un bel pacco di euro.

    2: per vincere può bastare anche un anno.
    Moggi lo ha fatto.
    Questione di bravura e competenza, cosa che evidentemente manca a marotta se pensa di fare una grande juve con DelNeri.

    RispondiElimina
  11. Marco, sicuramente Delneri non è un nome grosso che si sposa con quelle che dovrebbero essere le intenzioni di vittoria della nuova Juventus.

    Neanche io credo che con Delneri ci sia la possibilità di puntare a grossi traguardi, semmai rientrerebbe in quel progetto di "ricostruzione" sposato con Ranieri e poi finito come tutti sappiamo.

    Bisogna vedere dove affonda le radici questa scelta così netta: no secco dei vari Benitez, Capello e Hiddink, oppure scelta al risparmio? Anche perchè questi nomi adesso li vedo accostati all'Inter, e pertanto l'unica spiegazione sull'abbandono delle piste che portavano a loro può risiedere nel poco appeal che ha la Juve attuale nei confronti di pesci grossi della panchina.

    RispondiElimina