22 giugno 2010

Italia, che tristezza..


Fare processi a Lippi dopo la pietosa prestazione contro la Nuova Zelanda sarebbe troppo semplice, ma non per questo completamente sbagliato. Prima della gara con gli oceanici si discuteva tra i soliti geni della Rai di quanti gol avremmo dovuto fare per metterci tranquilli in vista dell'ultima giornata: come quando si parlava di Brasile-Corea del Nord, chi diceva tre, chi quattro, ma nessuno che prendeva in considerazione la possibilità che non si facesse bottino pieno contro una delle cenerentole del torneo.

Poi leggi la formazione, vedi i primi 10 minuti, e il dubbio ti viene. Una squadra slegata, priva di raziocinio, che non riesce a creare una palla gol una e che qualitativamente è forse una delle più scarse della storia azzurra. L'ottimismo ci sta, la follia molto meno, e a chi accampa paragoni con l'Italia dell'82 dico di svegliarsi, andare in bagno e sciacquarsi la faccia con acqua abbondante, perchè qui di Tardelli, Gentile, Graziani, Rossi, Cabrini, Scirea e Collovati non ce ne sono.

C'è un Pepe che si danna come un ossesso, ma che è di una pochezza tecnica imbarazzante, e che si permette di fare il risentito quando viene richiamato in panchina perchè si sente un titolare, quando è palese che uno così se fosse nato in qualsiasi altro paese dell'elitè europea sarebbe stato su una spiaggia a prendere il sole. C'è un Quagliarella che esce dal campo scuro in volto, quando dovrebbe ringraziare san Gennaro per esserci, in Sudafrica, visto che al posto suo sono stati mandati a casa Borriello e Rossi (specie quest'ultimo, senza un motivo apparente).

Il progetto gruppo, riuscito alla grande nel 2006, sta naufragando inesorabilmente, anche perchè 4 anni fa si disponeva di ben altro materiale umano. Zambrotta, Cannavaro e Grosso ai massimi storici, un Buffon in forma smagliante, un Pirlo da pallone d'oro, Camoranesi, Toni, Del Piero e lo stesso Totti con 4 anni in meno e con una gran voglia di spaccare il mondo. Non eravamo forse i migliori in senso assoluto, ma ce la potevamo giocare con tutti, nessuno escluso.

Oggi assistiamo ad un'accozzaglia di cavalli bolsi e mezze cartucce messe assieme in un melting pot che sta dando come unico risultato quello di non riuscire a guardare una partita senza imprecare e rassegnarsi alla pochezza di quella che è la nazionale campione del mondo in carica.

Lippi dice che a casa non ha lasciato fenomeni che avrebbero potuto alterare il corso degli eventi, e quindi in sostanza il prodotto nazionale è questo, piaccia o non piaccia agli italiani. Quello che mi chiedo io è: può una persona dotata di un briciolo di intelletto calare la testa di fronte ad una argomentazione simile?

D'accordo, a casa non è rimasto nè Messi, nè Ronaldo, nè Rooney, ma personalmente ritengo che ad esempio Ambrosini, strepitoso col Milan quest'anno, sarebbe servito molto più di un Gattuso che a questa squadra non serve davvero a una beneamata. Così come ritengo che Cassano (sì, il nodo della questione alla fine è lui) e Rossi al posto di Quagliarella e magari di un inutile Camoranesi avrebbero donato alla squadra un valore aggiunto che certamente questa nazionale non possiede. E Maggio, che in Sudafrica c'è ma scalda la panchina? A Napoli ha arato la fascia per una stagione intera, qui è fuori dagli undici titolari e chissà se giocherà qualche minuto. Io sinceramente non vedo di meglio come esterno di centrocampo in un 4-4-2.


Il bello è che in tutto questo, tecnicamente potrebbe bastare anche un pari per passare il turno. Se con la Slovacchia faremo un punto, e il Paraguay farà meglio di noi battendo come da copione la Nuova Zelanda, passeranno i sudamericani con 7 e noi con 3 punti. Ci sarebbe da vergognarsi, ma il turno lo avremmo comunque passato, andando a ficcarci tra le fameliche fauci di un'Olanda che ci è superiore sotto tutti, e dico tutti i punti di vista.

Nel calcio non si sa mai, però che tristezza veder giocare questa nazionale..

6 commenti:

  1. Antonio non condivido che avere uno tra gli assenti che hai citato tu avesse spostato di una virgola l'andamento del mondiale. Al massimo si sarebbe rischiato di fare la fine della Francia.
    Lippi punta tutto sul gruppo perchè è l'unica arma a nostra disposizione.
    Tieni presente che per lui sarebbe stato molto più comodo portare tutti quelli che vuole la gente in modo tale che trovarsi sempre il "culo coperto" dicendo "sono quelli che avete voluto voi". Un po' come face Donadoni portando Cassano e Del Piero all'europeo. Però marcello è di tutta un'altra personalità e caratura

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  2. Sante, non c'è nulla di provato, ma obiettivamente un tridente Cassano-Gilardino (Iaquinta)-Rossi è a livello qualitativo ben altra roba rispetto a Pepe-Gila-Iaquinta (dirottato a destra).

    Cassano è un talento, e per un mese sarebbe stato utilissimo, secondo me..in un gruppo consolidato, non vedo quali problematiche avrebbe creato, visto che è uno e non penso che sia così manipolatore da sfaldare lo spogliatoio.

    Invece ci teniamo le facce incazzate di due come Quagliarella e Pepe, e le lamentele di Iaquinta che gioca fuori ruolo, oltre ad una nazionale che gioca da cani e non ha nessuno, nessun alibi. Li avrebbe se giocasse con Spagna o Argentina, non coi neozelandesi.

    Maggio comunque a quanto pare potrebbe esordire contro la Slovacchia, visto che Criscito è bravino ma troppo diligente e poco propositivo. E, ripeto, sul motivo per cui Ambrosini è rimasto a casa ancora aleggia il mistero, visto che uno come lui in mezzo sarebbe stato utile anche a gara in corso.

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  3. Io credo che qualcosa avrebbero cambiato lì davanti dato che siamo troppo prevedibili, non abbiamo nessuno in grado di inventare!

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  4. www.pianetasamp.blogspot.com

    Siamo a un Mondiale, e se si pensa che con lo spirito di gruppo si sopperisce alle lacune tecniche siamo proprio fuori strada...
    Cassano non è Maradona, è possibile che anche con lui in campo le cose sarebbero andate allo stesso modo, ma non convocarlo per partito preso, senza nessuna motivazione tecnica è stato aberrante...ciao!

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  5. ciao, innanzitutto vorrei fare i miei complimenti al blog che è davvero interessante e ben strutturato.
    Detto questo vorrei dire anche io la mia (come un po' tutti gli italiani sotto mondiale) nell'ambito della nostra povera nazionale.
    Fino a pochi giorni fa mi ero sempre schierato con Lippi, a favore del gruppo e dello spogliatoio "armonioso". Complice di ciò una malriposta fiducia nella rosa che, forse abituato alla difficoltà della Serie A, mi pareva tecnicamente valida. In realtà le due partite azzurre hanno messo in evidenza come la squadra sia molto meno che modesta, priva come è di qualsiasi mordente e bagaglio tecnico.
    Ed è per questo che io, onestamente, sono passato dall'altra parte della barricata: viva Cassano, Rossi, il povero Miccoli e perchè no anche SuperMario, che è tanto viziato quanto geniale (e uno come Lippi credo riesca a gestire un bambinone di 18 anni)
    Chissà che domani non si venga smentiti, in ogni caso!

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  6. Ciao quadrazza, benvenuto e grazie per i complimenti e per il follow, è sempre un piacere avere una voce in più su questo blog.

    Al di là di tutto, io penso che una nazionale debba essere sempre "figlia" del campionato e delle indicazioni della stagione. Per questo, vedere un Ambrosini a casa e Gattuso che oggi rischia pure di giocare con la Slovacchia, mi fa bollire il sangue.

    Stesso discorso per Cassano, visto che non mi pare Quagliarella abbia fatto questo grosso campionato a Napoli.

    Nel 2006 trionfò sì il gruppo, ma soprattutto una grande squadra, grazie anche alle assenze ingiustificate di molte grandi di oggi. Adesso non c'è questa grande squadra, piena di campioni bolliti e gente che viene da un'annata di infortuni (vedi Camoranesi, ad esempio).

    Comunque sia, speriamo bene per oggi, e FORZA ITALIA!

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