26 giugno 2010

Lippi-bis, un disastro "quasi" annunciato..


A due giorni dalla disfatta della nazionale di Lippi contro la Slovacchia, non mi voglio lanciare in una sfrenata esaltazione di Cassano, Balotelli, Miccoli e Borriello, perchè innanzitutto sarebbe troppo facile, e poi non c'è la controprova che inserendo qualcuno dei sopracitati il prodotto offerto dagli azzurri sarebbe stato migliore.

Continuo a pensare che Cassano in Sudafrica dovesse andarci, che aver portato Gattuso e non Ambrosini sia stato uno scandalo, e che se vuoi far giocare Marchisio alla Perrotta tanto vale portarti Perrotta, che a quanto mi risulta era italiano nel 2006 e lo è ancora anche a distanza di quattro anni. Ma parliamo di chi c'era.

Lippi nel 2006 ha vinto perchè, oltre a disporre di ben altro materiale, era riuscito a creare un gruppo solido e compatto, cosa che evidentemente in Sudafrica non è riuscita. Era chiaro che questa nazionale, tra le più scarse dell'intera storia azzurra (al confronto quella del 2002 del Trap era il Brasile di Pelè e Rivelino) anche a causa dell'inesistente ricambio generazionale in alcuni ruoli chiave, non avrebbe potuto bissare Germania 2006, e questo credo fosse chiaro a tutti.

Certo è che, pur con tutti i suoi limiti, questa Italia anche senza Pirlo e Buffon avrebbe dovuto passare senza problemi con almeno 6-7 punti un girone che, tolto l'ostico Paraguay, aveva in Nuova Zelanda e Slovacchia due formazioni ampiamente alla sua portata. E invece, sempre sotto di un gol e mai in vantaggio, sempre bucati da attacchi non certo di livello mondiale, mai capaci di imbastire una manovra degna di tal nome e appigliati solo al caso e alla dea bendata, che stavolta si è guardata bene dal dare una mano dopo l'eccesso di lavoro del 2006. E di tutto questo, la colpa maggiore non può che essere del timoniere, quel Marcello Lippi che con le sue scelte cervellotiche e i continui stravolgimenti tattici ha creato soprattutto tanta, tanta confusione.

Non mi ero sbagliato nella previsione pre-Slovacchia, quando dissi che con un pareggio saremmo passati, visto che difficilmente la Slovacchia avrebbe battuto il Paraguay. Questo significa che per passare un girone dal coefficiente di difficoltà pari a zero, sarebbero bastati 3 punti: attenzione, non 3 punti contro gli slovacchi, ma 3 punti in 3 partite, cosa che non sarebbe stata sufficiente in nessun'altro degli 8 gironi. Eppure non ci siamo riusciti, con l'onta ulteriore di un ultimo posto che calpesta la dignità sportiva di chi ancora si fregiava del titolo di "campione del mondo".

Vincere il raggruppamento significava giocarsi gli ottavi contro il non certo temibile Giappone (anche se scommetto che contro Cannavaro e Chiellini anche Honda sarebbe sembrato David Villa), con un possibile approdo ai quarti di finale che sarebbe stato già una sorta di vittoria per una squadra qualitativamente non all'altezza delle favorite. Era il minimo sindacale per ricevere applausi, invece adesso c'è spazio solo per fischi e pernacchie.

Ma torniamo alle scelte di Lippi. La formazione scesa in campo nella gara decisiva contro gli slovacchi non aveva nè capo, nè coda: giocarsi il passaggio del turno con quel che resta di Ringhio Gattuso (dopo un anno a scaldare la panchina) in mezzo al campo, già gettava le basi per la debacle: tutto questo epurando Marchisio, il trequartista che trequartista non è.

Inoltre, si era parlato tanto dell'innesto di Maggio al posto di un Criscito timido seppur diligente, in modo da avere più spinta sulla destra, con Zambrotta dalla parte opposta. Opzione interessante, e che a mio parere andava impostata fin dall'inizio: ovviamente, poi in campo Maggio ci è andato solo come soluzione della disperazione, e tanti saluti alla spinta sulle fasce e ai bei propositi della vigilia.

Infine, che dire di Pepe: tanto mobile, quanto inutile. Eppure sempre in campo, escludendo il secondo tempo contro la Nuova Zelanda, per cui tra l'altro si è pure arrabbiato. Ha fatto più Quagliarella in mezz'ora di Pepe in tre gare, ma a quanto pare a Lippi tutto quel movimento senza costrutto del neo-juventino piaceva, e così nonostante la sua pochezza tecnica è diventato un intoccabile.

Il Lippi-bis, conti alla mano, si è rivelato una sciagura: dopo la fugace apparizione nella Confederations Cup, sbattuti fuori da Egitto e Usa, il ritorno in Sudafrica è stato peggiore. E intanto, i colori azzurri dopo l'exploit di quattro anni fa, continuano a collezionare figuracce in serie, alimentando un trend che adesso Cesare Prandelli sarà chiamato a invertire. Perchè si può perdere, si può essere eliminati, ma non così.

6 commenti:

  1. www.pianetasamp.blogspot.com

    Davvero poco da aggiungere: il buon Marcello pensava con la forza del gruppo di sopperire alla pochezza tecnica, non tenendo presente però che tale gruppo era composto da giocatori bolliti o totalmente fuori forma, convocati solo perchè fedeli soldatini...
    Dispiace per quei connazionali che vivono all'estero, anche in Sudafrica suppongo, che vedono la Nazionale come un legame col paese d'origine ma è giusto, giustissimo così!...ciao!

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  2. 1-l'allenatore conta poco, servono i campioni.2,se Cannavaro ha vinto un pallone d'oro senza essere capace di fare un rinvio , se non il solito rinvio alla viva il parroco/ come d'altronde molti altri giocatori....3-se Buffon prima dei mondiali dice: per me DI Natale e Messi pari sono..(sic.)4.se guardate le partite di pulcini. allievi , di chi volete voi , vedrete l'allenatore gridare se uno si permette di fare un dribbling(l'essenza del Calcio) e pensare solo amarcamento , tattica .etc, tutto tranne il gioco,5- se neanche in allenamento non si abituano a giocare solo di "prima"....ma dove ca..volo volete che nascano i campioni? 6 -facciamo una nazionale di oriundi(Messi, Forlan, Pastore, Lavezzi,,etc etc....

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  3. Ripeto, nessuno pensava che questa nazionale sarebbe riuscita a fare un nuovo miracolo, non ne sarebbe stata in grado.

    Ma arrivare ai quarti, quello sì che si poteva fare, e sarebbe stato un'uscire comunque a testa alta..riguardo il gruppo e l'allergia alle "teste calde", bè, l'Argentina non dovrebbe convocare almeno 7-8 dei suoi allora, basta guardare le facce :)

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  4. Questa Italia è la peggiore che abbiamo mai potuto potuto da non so quanti decenni. Un vero scempio...

    Per fortuna che ora arriva Prandelli che è un ottimo allenatore che convocherà i giocatori per i loro effettivi meriti e non per simpatia o per i colori delle maglie di club.

    Ciao.

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  5. Fatto sta che Lippi ci ha regalato un mondiale, e questo nessuno potrà mai toglierglielo.
    Ora arriverà prendelli, sero di sbagliarmi ma sono certo che vivremo anni di Smile, sorrisini, convocazioni a comando dei giornali e di sconfitte a testa alta che sempre sconfitte sono.

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  6. sicuramente lippi ci ha dato un mondiale, ma come ce lo ha dato all'edizione scorsa, ce lo ha tolto in questa...
    perchè non eravamo certo squadra da primo posto ma lo sanno tutti che una volta superati i gironi spesso le squadre hanno degli scrolloni incredibili e "tutto può succedere".Ad ogni modo gli ottavi erano un traguardo non solo fattibile ma indiscutibile! Il nostro girone era incredibilmente facile e nessun precedente illustre giustifica la preparazione penosa fatta dal nostro oramai ex-ct e le prestazioni inguardabili degli azzurri. Unico punto positivo (se così si può definire) è che da questa batosta abbiamo solo da imparare e ricostruire... peggio non credo si possa andare (o perlomeno lo spero!)

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