20 giugno 2010

Sudafrica 2010, solo vuvuzelas e Jabulani?


Diamo tempo a Sudafrica 2010 per stupirci, ci mancherebbe altro. Il giudizio sulla manifestazione iridata però, almeno per adesso, non si avvicina nemmeno lontanamente alla sufficienza striminzita, e probabilmente per questo dobbiamo ringraziare i ritmi sempre più indiavolati che rendono le stagioni calcistiche delle vere e proprie maratone, alla fine delle quali i calciatori arrivano cotti e stracotti.

Doveva essere il mondiale delle "grandi sugli scudi", e della figuraccia azzurra di fronte al mondo intero. La verità è che, indipendentemente da quello che i nostri saranno capaci di fare laggiù, ci sono formazioni molto più decantate che stanno letteralmente vedendo i sorci verdi, facendo ammattire gli scommettitori e demolendo le certezze di una competizione che mai come quest'anno sembra non dare la minima indicazione su chi potrebbe essere davvero il vincitore finale.

Nelle mie analisi pre-mondiale vedevo la Spagna come super-favorita, seguita a ruota da Brasile e Argentina. Vinto il complesso da prestazione che attanagliava da sempre le furie rosse, e considerando la squadra letteralmente perfetta che si ritrovano, non credevo che potessero avere il benchè minimo problema all'impatto col grande evento. E invece, all'esordio si è vista la solita, vecchia Spagna di Caminero e Raul: narcisista, poco concreta, inconcludente. E' bastata la piccola, organizzata Svizzera per far spostare il piano inclinato su cui sarebbero dovuti scivolare gli iberici, che adesso non possono più sbagliare un colpo. E se con l'Honduras i 3 punti dovrebbero arrivare senza troppi patemi, col tosto Cile sarà già spareggio. Magari con Fabregas e Torres in campo, anzichè in panchina (che invidia).

Il Brasile di Dunga all'esordio avrebbe dovuto sommergere di reti la Corea più scarsa, quella del Nord che nel 1966 ci inflisse la più grande delusione sportiva che la mente umana ricordi. In studio Rai, nell'immediato prepartita, nei pronostici si oscillava dal 4-0 al 7-0: troppo forti i verdeoro, troppo scarsi gli asiatici, dicevano. In campo si è visto altro, però: un Brasile con in campo Kakà, Elano, Robinho, Luis Fabiano (una vera sciagura), Maicon, e altri giocolieri vari si è letteralmente impantanato contro una Corea organizzata e mai timorosa, salvandosi grazie a un cross sbagliato di Maicon e ad una invenzione di Robinho (finalizzata da Elano). Nel finale, anche l'onta del gol coreano ha contribuito a macchiare una serata in cui da salvare ci sono stati solo i 3 punti.

Chi invece finora non sta sbagliando un colpo è l'Argentina di Maradona, che con la sua batteria di fuoriclasse è già agli ottavi di finale. Diego nelle vesti di ct continua a essere fuori luogo, ma con quella squadra già riuscire a fare gruppo è più di metà lavoro, perchè quando davanti hai gente come Messi-Higuain-Tevez-Milito-Aguero gli dei del calcio non possono che sorridere, e per adesso anche la difesa a 4 con 4 centrali difensivi passa in secondo piano. Fino ai quarti, la strada della Selecciòn sembra spianata.

Altre grandi delusioni le stanno regalando Inghilterra e Francia. Gli inglesi, arrivati in Sudafrica tra le favorite, in due partite hanno raccolto altrettanti punti mostrando un gioco soporifero, una difficoltà cronica a creare occasioni da gol e una carenza qualitativa che forse il grande girone di qualificazione aveva nascosto abilmente. Se Rooney, Lampard e Gerrard non girano a regime, è notte fonda per i leoni, e se nella gara con gli Usa si può imputare tutto a Green, contro l'Algeria la prestazione è stata imbarazzante e senza il benchè minimo attenuante: se adesso Capello non batte la lanciata Slovenia, sarà una rumorosa debacle.

E passiamo alla Francia di quel genio di Domenech. A dire il vero, i migliori geni sono quelli che hanno lasciato lì un tecnico malvoluto dai suoi stessi giocatori (la cacciata di Anelka ne è solo l'ultima prova), e che ha lasciato a casa giocatori come Benzema e Nasri privando di fatto i galletti di due dei maggiori talenti a loro disposizione. La Francia è stata fin qui assolutamente inguardabile, e contro il Messico ha toccato il fondo: l'eliminazione passa dal pari tra i centroamericani e l'Uruguay, e considerando come i transalpini sono approdati in Sudafrica non ci sarebbe niente di meglio che un gustoso biscottone per offrire alla povera Irlanda la giusta vendetta trasversale. Chissà, magari a Euro2012 ritroveremo ancora lo spocchioso ct francese, non si sa mai..

Tra le possibili outsider troviamo l'Olanda, anche se in questo caso non si tratterebbe di una vera e propria outsider. La squadra di Van Marwijk, che si era già fatta apprezzare per il suo gioco offensivo nelle amichevoli contro Messico e Ungheria, viaggia a punteggio pieno in un girone che comunque riservava qualche insidia. Il gioco spumeggiante che ha contraddistinto gli orange ancora in Sudafrica non si è visto se non a sprazzi, ma la squadra dal centrocampo in su ha un potenziale mostruoso: considerando l'incrocio col girone degli azzurri, sarebbe meglio evitarli, negli ottavi di finale.

Nel complesso, il gioco visto sin qui è stato di livello molto basso. Le squadre appaiono per lo più stanche, e ancora in carburazione nonostante la temperatura stia salendo e i rischi di una sconfitta inizino a lasciare strascichi pesanti. Le conseguenze sono evidenti: gare alla camomilla, giocate sopraffine che si contano sulle dita di una mano, insomma uno spettacolo non certo da leccarsi i baffi.

Speriamo che dalla fase a eliminazione il tasso di spettacolarità si alzi, perchè altrimenti rischiamo di ricordare Sudafrica 2010 solo per le insopportabili vuvuzelas e per quella variabile impazzita chiamata Jabulani..

8 commenti:

  1. il gol di maicon non è stato un cross sbagliato ma un tiro capolavoro. per il resto concordo su tutto

    RispondiElimina
  2. Il gol di Maicon non è stato ne un cross sbagliato ne un tiro capolavoro... è stata una papera di un portiere che evidentemente era uscito alla ricerca di qualche verdura da raccogliere sul prato.
    Alla fine l'Italia è stata una delle migliori fino ad ora.
    Con la sconfitta dell spagna diventa fondamentale raggiungere un primo posto che consentirebbe di avere la strada spianata o quasi, fino alle semifinali. Più o meno come il 2006 quando a mancare il primato nel girone fu la Francia che poi incontrammo in finale

    RispondiElimina
  3. Mah Giovanni (benvenuto intanto :D), io per come vedo Maicon approcciarsi a calciare ci vedo veramente poca intenzionalità. Poi che il portiere coreano fosse a raccogliere farfalle è un altro dato di fatto :D

    Sante, sinceramente metto l'Italia vista col Paraguay nel calderone, il problema è che a parità di "schifo" visto finora c'è la consapevolezza che le altre hanno un arsenale di cui disporre nettamente migliore del nostro.

    Poi tutto può accadere, come dico sempre se l'Italia avesse dovuto vincere un mondiale quando era la migliore, saremmo ancora fermi a zero o al massimo a due.

    RispondiElimina
  4. www.pianetasamp.blogspot.com

    Secondo me Maicon quel gol l'ha proprio cercato: si può discutere sul fatto che magari se ci prova altre 100 volte la palla non s'insaccherà più e sul piazzamento non impeccabile del portiere ma resta comunque una prodezza, a mio parere ripeto, voluta!
    Per il resto, sono d'accordo col considerare questo Mondiale attualmente davvero noioso...ciao!

    RispondiElimina
  5. Se l'Itala avesse vinto quando era la migliore era ferma a 2 titoli: 1938 in francia e 1990 in Italia.
    Questo è quello che ho letto sui libri che parlano dei mondiali, ne ho letti parecchi e ora sto leggendo anche quello del Pm Narducci su Argentina '78 . Pensa tu di chi mi tocca leggere il libro... di narducci.... Se lo dico su Juvenews mi cacciano :-)

    RispondiElimina
  6. Argentina '78 è un mondiale su cui anche io ho letto qualcosa, ma non libri, bensì articoli e lunghe interviste (una a Menotti, ct di quella nazionale)..bè, a quanto pare DOVEVA vincerlo l'Argentina (clamoroso il 7-1 col Perù) e soprattutto mentre si giocava il mondiale c'erano persone che nel Paese venivano ammazzate come cani.

    La dittatura di Videla ha reso l'aria che c'era attorno alla manifestazione davvero pesante, e per la seconda edizione di fila a prenderla in quel posto fu la super-Olanda di Cruijff..che peccato che non abbia vinto niente, quella squadra formidabile..

    RispondiElimina
  7. E si, peccato davvero. Quella super-Olanda ha sbattuto il muso per 2 volte in finale contro i padroni di casa.
    Avevano studiato bene come far vincere all'Argentina quel mondiale con gravi responsabilità della Fifa che ha avallato il tutto e assegnato il mondiale a una nazione sotto dittatura. Sarebbe come se il prossimo mondiale si giocasse in corea del nord che io non avrei fatto partecipare nemmeno a questo mondiale. Non so se avete sentito ma ci sono 3 nazionali che sono scappati e non si trovano più perchè non vogliono tornare in corea da dove non uscirebbero più.

    RispondiElimina
  8. Sì, io ho sentito questa storia dei coreani, ma poi ho letto la smentita in cui si è parlato di "errore umano"..non so poi se ci siano stati nuovi sviluppi, certo è che è un qualcosa di impressionante..

    RispondiElimina