26 gennaio 2011

Da zero a dieci: immenso Di Vaio, Zarate e Dias da censura


VOTO 10 - MARCO DI VAIO Il Bologna naviga in cattive acque a livello societario, ma lui continua dritto per la sua strada: il gol. Serpentine, tiri da fuori, o zampate da predatore d'area, non fa differenza: a 34 anni suonati, Di Vaio la butta sempre dentro. Con la doppietta alla Lazio adesso fanno 14, con il traguardo dei 20 gol stagionali assolutamente a portata di mano. E' l'anima di un Bologna quasi commovente, e il suo voto non è minimamente intaccato dalla mezza rissa nel finale con Zarate: al suo posto, una manata a quell'idiota gliela avrei data anch'io. Highlander.

VOTO 9 - FRANCESCO GUIDOLIN L'Udinese schianta l'Inter superando brillantemente l'ennesimo esame di maturità, e dietro questa splendida realtà c'è la mano di un tecnico sottovalutato e capace come pochi. Pozzo non lo ha esonerato dopo le prime 5 giornate avare di punti (solo uno), lui adesso lo ripaga con una squadra che va a mille e che è un piacere guardare: e i prezzi dei gioielli bianconeri lievitano.. Stratega.

VOTO 8 - EZEQUIEL LAVEZZI A Bari il Napoli nel complesso non incanta, lui sì. Procura con caparbietà la punizione da cui nasce l'1-0, che lui stesso segna con un favoloso colpo di tacco, poi nel finale serve a Cavani la palla del 2-0 che chiude definitivamente la gara. Magari il 10 che fu di Maradona è troppo anche per il Pocho, che però con il suo 22 può fare sognare un'intera città. Genio della lampada.

VOTO 7 - ZLATAN IBRAHIMOVIC Una tassa. Segna un gol (splendido) e mezzo, entra in tutte le azioni d'attacco e svaria spesso, andando a collocarsi sempre nella posizione migliore per assecondare il suo talento. Non sarà l'uomo che vince da solo le Champions, ma per vincere la serie A uno così basta e avanza. Imprescindibile.

VOTO 6 - GIAMPIERO VENTURA Il suo Bari affonda come il Titanic, subisce caterve di gol ed un espulsione a partita (quasi), senza contare un'infermeria che va svuotandosi solo adesso. Eppure lui è sempre pacato, positivo, mai sopra le righe. Retrocederà, ma con stile. Gentleman.

VOTO 5 - GIAMPAOLO PAZZINI Va bene che senza Cassano è tutto più difficile, va bene che l'annata scorsa fu irripetibile, ma il Pazzo è lontano parente del bomber implacabile ammirato finora a Genova. L'errore contro la Juve è di quelli imperdonabili: alla Samp quest'anno mancano soprattutto i suoi gol. Inceppato.

VOTO 4 - SINISA MIHAJLOVIC La sua Viola ne ha passate di tutti i colori quest'anno, tra infortuni e problemi di gestione (Mutu), ma lui (partito con l'obiettivo Champions) finora non ha dato uno straccio di gioco a questa squadra. Miracolato col Brescia, graziato da Di Michele domenica: non ci fosse Gila, probabilmente sarebbe già stato silurato. Sembra aver smarrito la verve che lo contraddistingue. Spaesato.

VOTO 3 - LUCA CASTELLAZZI Non ne prende una neanche per sbaglio per oltre un'ora, e quando inizia a parare serve solo a contenere i danni. Un mezzo disastro con l'auto-traversa sullo 0-0, un disastro completo invece sulle reti di Zapata e Domizzi, mentre sulla punizione di Di Natale non sembra affatto irreprensibile. Se Leonardo avesse messo tra i pali uno spaventapasseri, probabilmente il risultato per i suoi sarebbe stato migliore. Calamità.

VOTO 2 - LUIGI DELNERI Per non infierire ulteriormente, si rimandano i lettori al post di ieri. Oppure a questo articolo di Marco99, il cui titolo mi ha fatto sbellicare dalle risate. Dico solo che a quanto pare dopo l'intervista post-partita il tecnico ha dovuto sottoporsi ad un controllo anti-doping straordinario, i cui esiti verranno comunicati a giorni. Scopritore di universi paralleli.

VOTO 1 - ANDRE' DIAS Forse il giovane Ramirez gli ricorderà qualcuno che da piccolo lo picchiava, altrimenti non si spiegherebbe il trattamento riservato all'uruguaiano del Bologna. Prima un pugno al petto in piena area di rigore su azione di corner, poi una manata (involontaria?) che procura al ragazzo una frattura zigomatica, infine l'intervento assassino che per poco non spacca una tibia al malcapitato trequartista (che se la cava con un taglio). L'espulsione arriva forse troppo tardi, elementi del genere andrebbero appiedati per almeno 5 giornate come monito. Picchiatore.

VOTO 0 - MAURO ZARATE Non è nè Messi, nè Cristiano Ronaldo, nè Rooney, eppure si atteggia come se fosse chissà quale fuoriclasse incompreso. Come se non bastasse la sua presenza impalpabile in campo, genera il parapiglia finale lanciando il pallone addosso a Rubin, accendendo una mezza rissa. Dopo una gara irritante, non è strano che alla fine avesse anche le energie per combinare certe idiozie. Sbruffone.

6 commenti:

  1. Anche stavolta nulla da dire. Bravo!

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  2. Di Vaio superidolo. Davvero incredibile quello che è successo ai giocatori della Lazio...

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  3. Sono d'accordo su tutto tranne che su Delneri: sta provocando quella gente che ad inizio campionato lo accusò di essere troppo remissivo.

    P.S. A Bari Ventura per il suo essere pacato e sorridente con la squadra quasi spacciata, è a forte rischio lapidazione :)

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  4. Incredibile come basti poco a farsi mal sopportare: l'anno scorso Ventura era l'idolo dei tifosi, col suo gioco spumeggiante e redditizio in termini di punti, adesso quasi quasi lo crocifiggeranno in sala mensa come Fantozzi nonostante abbia subito una caterva di infortuni che al confronto quelli di Inter e Juve sono una bazzecola :)

    Certo, in gare clou come quella col Bologna, nonostante il recupero di diversi titolari, ha fatto flop..ma credo sia tutto figlio di un'annata storta, nata male e che sta finendo peggio.

    Su Delneri, bè, sai come la penso: uno che getta la spugna quando è ancora tutto da vedere (3° giornata) e poi fa il gradasso di fronte all'evidenza, per me è fuori :D

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  5. Antonio: nella vita e ancor di più nel calcio la riconoscenza non esiste. Detto questo è anche vero che Ventura ha la sua buona fetta di responsabilità per aver avallato (a differenza di Conte e Perinetti) un progetto fallimentare e per aver troppo spesso concesso ai giocatori l'alibi degli infortuni.

    Ti segnalo un'altra cosa sul Bari (io sono di Andria e anche se non volessi sarei costretto a seguirne le vicende): è in corso una guerra intestina tra ultras e tifosi chiamiamoli "normali". I primi non vogliono contestare matarrese, si sono venduti dopo avergli detto di tutto negli anni precedenti, i secondi hanno iniziato la contestazione. le due fazioni Sono venute alle mani già durante Bari-Napoli e nei pressi della sede degli ultras.
    Mi rendo conto che ho quello che ho detto non c'entrasse un cavolo... Facciamo che è stata una nota di cronaca :)

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  6. Per carità, ho letto con interesse la cosa..da dentro la città si sentono molte più cose di quante poi ne escano fuori davvero.

    Per esempio, giorni fa parlando con un amico fiorentino ho saputo che Vargas e Mutu sono compagni di marachelle :)

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