02 agosto 2011

Stranezze di mercato..


Sì, perchè il mercato è strano. Molto strano.

Aquilani. La Juventus, che a fine campionato ha praticamente riscattato tutto il riscattabile (compreso il legamento fracassato di Quagliarella e i piedi quadrati di Pepe e Motta), ha deciso di non fare altrettanto col centrocampista ex-Roma, peraltro reduce da una stagione in cui era stato tra i meno peggio. Il problema? La clausola di 16 milioni di euro per il riscatto cartellino del calciatore, giudicata eccessiva da Marotta e soci, visto tra l'altro l'acquisto di Pirlo a costo zero.

Adesso, a poco più di un mese di distanza dal ritorno del regista azzurro in Inghilterra, è cambiato praticamente tutto. Il Milan si è interessato al calciatore, che per bocca di Galliani è magicamente diventato una mezz'ala sinistra (beato chi si beve le sue idiozie), et voilà: il prezzo è immediatamente sceso a 6 milioni di euro, con il placet del ragazzo a diminuirsi l'ingaggio. Insomma, quel Liverpool che non si sarebbe accontentato di meno di 13 milioni un mese fa, ora svenderebbe Aquilani per un tozzo di pane. Mistero.


Sneijder. Rimane, anzi va via, no rimane. E invece sembra proprio che il 10 nerazzurro sia vicino al fare le valigie per quella grigia Manchester che tanto sta deprimendo invece Balotelli. Considerando che l'olandese è assieme ad Eto'o il vero top-player di cui dispone Gasperini, e che non ci sono elementi in rosa tali da sopperire ad una cessione così importante, viene da chiedersi quale possa essere il giovamento nel privarsene. Se incassi 35-40, e non puoi prendere nè Fabregas, nè Xavi, nè Iniesta, l'operazione rischia di avere un'utilità marginale anche dal punto di vista economico: perchè nel calcio niente campioni, niente titoli, e poi vallo a spiegare al tifoso che anche se sei arrivato quarto hai fatto una bella plusvalenza.

Balotelli. Mourinho, che non è un pirla (cit.) una volta lo punse dicendo che disponeva di un solo neurone. E super-Mario, con le sue bizze che continuano a frenarne l'esplosione, non lo ha mai smentito, anzi. Adesso, dopo un anno di nulla al City senza che l'investimento della scorsa estate sia stato minimamente ripagato, salta fuori che anche lui soffre di saudade: la città non gli piace (e Manchester, effettivamente, non è il massimo della vita), gli mancano la famiglia e gli amici, e casa sua è Brescia.

Benissimo Mario, sorvolando sulla fortuna sfacciata che hai avuto nella vita maneggiando milioni e auto di lusso mentre alcuni coetanei fanno la fame con due lauree in mano, vorrei chiederti: quando un anno fa firmasti il contratto eri in te, oppure avevi una pistola puntata alla tempia? La sensazione è che fin dall'inizio il City fosse solo un "ponte" per approdare al Milan: operazione che un pescecane come Raiola sarebbe stato tranquillamente in grado di organizzare. Qualcosa mi dice che se l'Inter non chiuderà per Tevez, è probabile che si assisterà ad un nuovo colpo alla Ibra, proprio sul finire del mercato..

Branca e Ausilio, i bradipi del mercato. Credo sia sotto gli occhi di tutti la lentezza esasperante degli uomini mercato dell'Inter nel chiudere trattative sia in entrata, che in uscita. Un fenomeno quasi inspiegabile, che è probabilmente costato Sanchez a gennaio (quando, non dimentichiamolo, i soloni di turno dicevano che 25 milioni per il cileno erano troppi), e che sta dando un'immagine tutt'altro che gratificante alla squadra campione del mondo in carica. Trattive infinite, estenuanti, la cui conclusione pare non arrivare mai. Prima si parlava di Montolivo come nome caldissimo, ma adesso sembra (manco a dirlo) vicino al Milan, Casemiro era ed è un obiettivo importante ma la firma ovviamente sembra lontana anni luce e se il brasiliano farà un grande mondiale U20 il prezzo lieviterà inevitabilmente. Scarti come Rivas, MuntariMariga e mister 15 partite all'anno Motta sono invece ancora lì, invenduti e invendibili. Tutto questo a tre settimane dall'inizio del campionato: buonanotte area tecnica..

Leonardo pigliatutto. Dal suo arrivo a Parigi, Leo sta piazzando colpi in serie: Menez, Sirigu, Sissoko, e il botto Pastore sono l'aperitivo di una campagna acquisti che sembra non volersi fermare finchè sarà possibile fare mercato. I prossimi obiettivi si chiamano Ganso, Borriello e Taarabt. Prendere anche due difensori decenti no, vero Leo?

3 commenti:

  1. Il mercato è sempre un pò strano. Altrimenti non avremmo venduto Ibrahimovic per Eto'o e 50 milioni di euro.

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  2. Finchè ti fidi a dare in mano una Juve ad un manovale del calcio non ti devi certo stupire se un giocare bravo come Aquilani fatto giocare in pozizione non consona alle sue caratteristiche, (magari se lo metteva terzino calava ancora di più il prezzo) si svaluti. Aquilani è un giocatore che deve giocare alto molto alto nel campo e non certo davanti alla difesa chi lo prenderà e saprà valorizzarlo farà un affare vero.

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  3. Ciao Pigrecosan, sono d'accordo con te su tutta la linea. Questo blog mi è testimone! :D

    Aquilani va fatto giocare alto, con un centrocampo dotato di gente che possa permettergli di esprimersi in maniera totale..se lo si appesantisce con compiti da centrocampista puro, perde parecchio. Senza contare che la sua predisposizione agli infortuni lo rende un investimento sempre a rischio.

    In un centrocampo come quello del Milan, molto muscolare, potrebbe anche essere un colpo importante.

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