10 novembre 2011

Monaco e Deportivo, son lontani i tempi d'oro..


Ricordate questa incredibile partita? Era la quarta giornata dei gironi di Champions League della ormai lontana edizione 2003/04, e la gara di cartello del gruppo C vedeva ancora di fronte il Monaco di Didier Deschamps ed il Deportivo La Coruña di Javier Irureta, dopo l'1-0 maturato nel primo match al Riazor.

In 90', tutta la solidità della formazione galiziana fu sbriciolata senza pietà dai monegaschi, che si imposero con un clamoroso 8-3 nel segno di tale Dado Prso, gigante croato autore quella sera di un poker che lo proiettò nella storia della competizione, nonostante una carriera priva di acuti significativi. La pesantissima batosta comunque non ebbe ripercussioni sul cammino del Depor, che passò agevolmente il turno come seconda classificata proprio dietro ai francesi.

Nessuno poteva immaginare che le due squadre potessero regalare altre sorprese oltre alla pirotecnica fiera del gol andata in scena al Louis II, ma se quell'edizione del massimo trofeo continentali fu da molti ribattezzata come quella della "caduta degli dei" lo si deve anche e soprattutto alle imprese di queste due autentiche mine vaganti.

Il Deportivo risultò parecchio indigesto alle nostre formazioni, liquidando agli ottavi la Juventus di Lippi con un doppio 1-0, per poi compiere una delle rimonte più emozionanti ed assurde al tempo stesso contro il Milan di Ancelotti, vincitore a San Siro per 4-1 ma schiantato al ritorno 4-0 da undici indemoniati in maglia biancoblu, in un Riazor ridotto a una bolgia.

La squadra di Deschamps, dopo un turno superato non senza qualche difficoltà contro il Lokomotiv Mosca, si trovò di fronte il Real Madrid dei "galacticos", e il 4-2 maturato al Bernabeu sembrava lasciare ben poche speranze alla formazione del Principato in vista del retun-match. Raul con la rete d'apertura sembra porre la pietra tombale sulle ultime velleità di rimonta dei padroni di casa, che però compiono il miracolo: Giuly fa 1-1 prima dell'intervallo, l'ex Morientes riapre i giochi, poi ancora Giuly (stavolta di tacco) firma il 3-1 che significa qualificazione.

Sembrava essere la "loro" coppa, ma in realtà non fu proprio così. Gli spagnoli si fermarono in semifinale contro il Porto di Mourinho, mentre i francesi dopo l'ennesima impresa contro il Chelsea furono sconfitti piuttosto nettamente in finale proprio dalla squadra portoghese che così si laureò campione d'Europa per la seconda volta.

Certo è che fu un'annata strepitosa, per due formazioni che sembravano ormai realtà consolidate non solo nei rispettivi campionati di appartenenza, ma anche a livello continentale. E invece? Il tempo passa e le situazioni possono cambiare velocemente, perchè rimanere competitivi nello sport è da sempre la cosa più difficile. Monaco e Deportivo La Coruna, oggi, militano entrambe in quella che da noi equivale alla Serie B, ma che in Francia e Spagna assume rispettivamente il nome di Ligue2 e Segunda División.

Una stagione sbagliata, qualche errore in fase di programmazione, un pizzico di sfortuna, ed anche due certezze della massima serie possono sprofondare all'inferno: i monegaschi dopo 34 anni, i galiziani dopo 20 dall'ultima retrocessione. E se oggi il Depor annaspa ma frequenta comunque i dintorni della zona playoff, per il Monaco la situazione è diventata drammatica: ultimo posto, squadra allo sbando, e retrocessione non solo possibile, ma probabile.

Dall'inno della Champions alla scomparsa dalla geografia del calcio che conta, il passo per questa due compagini è stato (relativamente) breve, ed al momento è difficile anche solo ipotizzare un loro rientro a breve. I tempi d'oro del SuperDepor e del Monaco padrone di Francia sono ormai lontani, lontanissimi..

6 commenti:

  1. bellissimo articolo. Che bei tempi quelli delle sfide con il Depor in Coppa, mi ricordano un periodo che ora purtroppo non c'è più (e non parlo solo di calcio)

    RispondiElimina
  2. Grazie Sante, era da un pò che lo avevo in bozze, me la sono presa comoda però :)

    Sinceramente, non so quale delle due mi faccia più effetto vedere in questo stato..il Monaco è la quarta squadra francese con più titoli, il Depor sembrava aver intrapreso una direzione importante e forse se avesse sbolognato prima Tristan avrebbe potuto disporre di risorse maggiori per rinforzarsi ancora.

    Altri tempi comunque, sotto tutti i punti di vista..hai proprio ragione..

    RispondiElimina
  3. www.pianetasamp.blogspot.com

    Ma il Deportivo è retrocesso quest'anno?
    Il Monaco me lo ricordo bene, lo affrontammo nella semfinale di Coppa delle Coppe del 1989, è sempre stato un'esponente di spicco del calcio francese...
    Fino a qualche anno fa certe imprese calcistiche erano possibili, negli ultimi tempi invece la forbice tra le big e le altre è aumentata paurosamente tanto che ormai si può già prevedere con discreta possibilità di successo chi saranno le semifinaliste...ciao!

    RispondiElimina
  4. E' retrocesso nella stagione 2009/10, così come il Monaco..terz'ultime entrambe, ad 1 e 2 punti dalla salvezza..in Francia succedono queste cose, in Spagna molto meno, ma comunque adesso entrambe se la passano davvero male..

    RispondiElimina
  5. D'accordo con Andrea Samp!

    saluti laziali
    http://mondobiancoceleste.blogspot.com

    RispondiElimina
  6. Mi ricordo ancora quella partita del 2004, Deportivo-Milan 4-0: 3 gol sul groppone già nel primo tempo, spagnoli indemoniati che correvano il doppio dei rossoneri (che poi diventeranno Campioni d'Italia in quel Maggio, mica paglia), Ringhio che non sapeva più da che parte azzannare e un pacchetto di sigarette fumato in 90 minuti maledetti.
    Poi ricordo 9 giocatori assenti nella successiva partita del Deportivo in campionato, voci strane in merito alla prestazione fisica monstre degli spagnoli, illazioni su beveroni speciali...
    E poi ripenso alla finale di Champions del 2005 e mi dico "No, è stata solo questione di testa, non c'erano proprio..."
    In quegli anni andava così: quando pensavano di essere arrivati, i Rossoneri cadevano regolarmente e malamente e a noi tifosi rimaneva il livido...

    RispondiElimina